SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime
me. - Chi cerca, trova. Vi deciderete dopo, quando avrete trovato. - Che devo fare, dunque? - Andate attorno, osservate tutte le ragazze che
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avete paura che vi si tagli la testa? - Non me ne curo: tagliatene una, me ne rinasce un'altra; sono ben provvista. Il Re aveva messo le spie, per
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lavorare. Tirava gli spaghi e cantava; batteva la suola e cantava; piantava bullette nei tacchi e cantava. - Ciaba, come mai non vi si secca la gola
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non sentir bisogno di ritornare a chiedere l'elemosina. Andavano a picchiare alla porta del tugurio. - Comare! O comare! Vi sentite male? Vi occorre
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Principessina non voleva che il giardiniere vi mettesse le mani. Lei sceglieva i vasi, lei preparava il terriccio, lei coltivava le aiuole. Non aveva
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C'era una volta un Re che diceva: - Io sono l'uomo più disgraziato del mondo! - Che vi manca, Maestà? - Niente. Ho quel che non vorrei! - Che cosa
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lo vide foderato nell'interno di velluto cremisi nuovo. Meglio! I cinque soldi vi sarebbero stati come Principi! Disse proprio così. Nell'osservarlo
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in piedi un bellissimo ragazzo di dieci anni, cioè, Tartarughino liberato dall'involucro osseo del guscio. - Sono il Reuccio di Spagna ... Vi ricordate
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: Lasciami solo con lei. ROSPUS (ironicamente ): Lasciamoli soli. (Volgendosi alla folla) E voi che vi siete rallegrati della mia sconfitta, portate via
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, rimaneva muto come un pesce; e si avviarono. Il palazzo del mago Rosso era scavato nelle viscere di una montagna e se ne dicevano meraviglie. Vi si
Accademia della crusca
